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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Vivisezione e dintorni

Il concetto base quando si parla di vivisezione, vegetarianesimo e animalismo è "compassione", la quale va subito problematizzata sotto due aspetti. Il primo è che la compassione non si può imporre. Il primo rischio infatti è sconfinare dalla compassione alla retorica dei diritti, la quale retorica e il quale sconfinamento non ha alcuna garanzia di umanità o positività in sè. Neppure quando si parla di diritti umani: c'è un diritto all'eutanasia o un diritto all'accanimento terapeutico? C'è un diritto all'aborto o un diritto alla vita, in assoluto? L'etica umana, che è anzitutto ciò che concretamente regola le azioni del singolo essere umano e non la scienza che ne discorre, si esercita nel concreto rapporto tra due persone concrete. Persone che non sono anzitutto titolari di diritti, doveri, passaporti, assicurazioni sanitarie, diritti di cittadinanza, eccetera. Ovviamente, mutatis mutandis, quando si parla di animali a maggior ragione la compassi

Noè Atto III Scena IX

Atto III Scena IX Cham, Kuss, Sbirri, Guardie Giafet. Poi il Maggiordomo I due sbirri entrano al passo con la sciabola alla spalla e si mettono a destra e a sinistra della gran porta. Dietro vengono dal giardino le guardie stringendo e  sostenendo Giafet, con la faccia verde solcata di piaghe rosse. Sta con la corda al collo ... Una Guardia in disparte tiene l'estremità della corda. Cham Lui! Ah! Dio mio! Ah! e in che stato! Rivolgendosi a Kuss come fosse per saltargli alla gola È bella la vostra vittoria, Kuss, ingenier delle Armonie Civili! Voi ci mostrate ciò che far sapete, e poi aspettate col pugno sull'anca di venir decorato e di salir in grado! Kuss indignato Vostra grazia ci offende duramente Attribuendoci cotal lavoro da ridicoli dilettanti! Queste grottesche piaghe, sto disgustoso impacchettaggio! Oibò! Giammai dagli strumenti nostri escono colpi sì mal calcolati. Tali contraffazioni sono buone per la plebe imbec

Noè Atto III scena VII

Atto III scena VIII Cham, Kuss, il Gigantesco Maggiordono Il Gigantesco Maggiordomo sorge sull soglia della porta monumentale. Maschera grigia, parrucca azzurra partita in due  volute sugli orecchi. Ciglia alte, bocca sdegnosa, veste scarlatta, guanti e calze bianche, scarpe a borchie. Porta come lo svizzero di Chiesa un alto bastone sormontato da un globo dorato. Batte in terra il bastone e annunzia in tono solenne: Il dottor Kuss Cham   Al tavolino, a parte Cacciali d'una parte  ti rientrano dall'altra! Kuss sulla soglia, più striminzito  che mai per la vicinanza del  Gigantesco Maggiordomo. Il Gigantesco Maggiordomo batte  di nuovo col bastone e si ritira. Kuss entra. Che c'è di nuovo, Kuss Kuss Eventi gravi, Monsignore. Un subito tumulto nel quartiere degli omini ... Cham Si alza, s'anima, s'avvicina a Kuss Ah? Raccontate, raccontate Kuss ... Subito tanto che vi mancò poco  c

Caro Bergoglio, caro Grassi

Caro papa Bergoglio, caro presidente Grassi ho appena terminato di leggere la ripubblicazione dell'articolo di Sua Santità papa Francesco "Guarire dalla Corruzione", pubblicato la prima volta nel 2005, quando Ella era Arcivescovo di Buenos Aires, e la post fazione del presidente del senato Pietro Grasso allo stesso articolo. È evidente che l'on.Grasso ha scritto la post fazione prima di leggere l'articolo del papa e non ha colto il significato del termine corruzione come usato dal papa. Laddove per il papa la corruzione è anzitutto corruzione della speranza, per il presidente è ciò che nei media e nella discussione politica si intende immediatamente: sottrarre agli altri per sé e per la propria famiglia (pag.56). Di conseguenza l'onorevole ritiene fondamentale una norma che punisca il voto di scambio "di qualunque .. utilità ...quale corrispettivo della promessa di voto" (pag.57). Credo che in questa preoccupazione stia tutta l'inconsistenz

Guarire dalla Corruzione (Nota di Bergoglio)

Guarire dalla Corruzione, Jorge Mario Bergoglio, EMI 2013, nota 16 pag.47 Rubare il portafoglio a una signora è peccato, il borseggiatore sarà arrestato dalla polizia, la signora racconterà alle amiche l'accaduto e tutte saranno d'accordo nel dire che questo mondo va male e che le autorità dovrebbero prendere delle misure, visto che non è più possibile uscire per strada ... Ma la signora in questione, la vittima del borseggiatore, non si preoccupa affatto che suo marito - negli affari - truffa lo Stato evadendo le tasse, e licenzia i suoi impiegati ogni tre mesi per evitare di doverli assumere a tempo indeterminato, ecc.  E suo marito, e magari anche lei, si vantano di queste destrezze commerciali e imprenditoriali. Io chiamo questa sfacciataggine pudica .  Altro esempio: la prostituzione è peccato, e le prostitute sono chiamate donne dai facili costumi o semplicemente donnacce . Si dice che il loro è un comportamento esecrabile che corrompe la cultura e la buona e

Noè Atto III Scena VII

Scena VII Cham. Due sbirri. Il Caporale. I due sbirri entrano correndo, colla  sciabola in alto e si precipitano qua e là. Ogni volta che incontrano  un ostacolo o il muro, battono il piede alzan il ginocchio, girano sul tacco ritornano al centro ove si urtano un con l'altro e ripartono. Cham  coi gomiti sul tavolino osserva la  parata. Cham Meno Male! Qualcosa comincia a muovere. Entra il Caporale Il Caporale     Abbaiando In guardia! Sua maestà il re! Gli sbirri obbediscono. Rigido Silenzio. A Cham saluto militare del Capo accompagnato da un battito di piedi. Con accento tedesco: L'insigne onore che ci tocca: assicurare la salvaguardia della Persona Vostra Sacra In questi tempi di disturbi. Cham Ah? Che succede? Caporale Un uomo nel palazzo entrato è! Davanti ai vigili e alle guardie sì presto, sì lesto passò ch'appena s'ebbe il tempo di voltarsi. Cham deluso Un uomo solo? A parte e il sollevamento a q

Noè Atto III scena VI

Atto III scena VI Il sipario si rialza  sul medesimo scenario Cham, poi Gioele Cham siede a sinistra al tavolino di lavoro coperto d'un tappeto  di velluto rosso a frange d'oro Cham La fine aspetto, tutto continua uguale. Aspetto la catastrofe. Tutto rimane tranquillo. Il subbuglio, il fuoco, la morte. Tutto va bene insopportabilmente! A Gioele che entra per la porta di destra Ah! Eccoti Gioele. Che succede? Bolle un po' là dentro? Vien su qualcosa? Io non ne posso più! Gioele Niente, principe, niente o quasi niente. Chissà? la calma che precede la tempesta? Qua là, sui muri qualche scarabocchio "Ai draghi i figli d'angiolo!" Si volta appena il viandante che va pei fatti suoi. I congiurati son usciti di cantina a bocca chiusa, a viso oscuro de' lor dibattiti e risoluzioni nulla traspira, un gran raduno in piazza fu convocato e poi rimesso. Cham Perchè rimesso? perchè quel ritardo? Gioele Pare che non

Frammenti

Alla fine resta un unico dovere: di amare. E un'unica felicità: di essere amati. La vita può essere quell'occasione nella quale si impara ad amare ogni essere dell'amore a lui adeguato. Non cogliere questa occasione non è solo sprecare la vita. È soprattutto l'inizio di ogni male. Perchè il male non viene anzitutto dall'odio ma dal falso amore. Pensare che la battaglia sia tra l'odo e l'amore è puerile. La vera battaglia è tra l'amore e il falso amore. L'odio non è altro che un piccolo e talora trascurabile effetto collaterale del falso amore. Saper riconoscere il vero amore, quello senza risvolti  e rovesci di odio, questa è l'unica e grande opportunità che la vita offre. Non ci sono ricette, teorie o libri che possano insegnare il vero amore. Ma se proprio vuoi un maestro, impara dal dolore. Talvolta la causa ultima del dolore è l'odio. Ma la sua causa prima è sempre il falso amore. Parlami ancora dell'amore. Parlam

La multa ai malati

Verrà giorno che multeranno i malati. Perchè chi è malato è in qualche modo responsabile della sua malattia: ha fumato, ha bevuto, ha mangiato, non ha fatto sport, sua madre non ha fatto l'amniocentesi e non l'ha abortito accortasi di quella malattia incurabile, e via elencando. Così torneremo alla medicina pre-cristiana. Prima di Cristo i malati erano puniti per qualche colpa nota o anche ignota: se non erano coscienti di nulla, ciò non escludeva che avessero violato qualche precetto o infranto qualche tabù, e se non l'avevano violato loro, che la colpa fosse dei genitori o dei nonni o di altri lontani avi. Con Cristo la compassione prese il posto del giudizio e i lebbrosi furono curati e non cacciati. Oggi che all'orizzonte è già ben visibile la fine del cristianesimo, a quel giudizio pagano si torna. Se non altro, al malato incurabile e sofferente, si rimprovererà di non scegliere spontaneamente e lietamente l'eutanasia. Se non altro sarà accusato di vigli

2+2=4

Sapere che 2+2=4 non è una questione di fede. E se qualcuno vuol convincerti che 2+2=5 non devi essere tollerante nei confronti di una fede diversa, ma trattarlo da imbroglione perchè tu non sei fesso!