La conversione ai tempi del covid-19
L'attuale pandemia sembra stia favorendo il riavvicinamento alla fede di larghi strati della popolazione o perlomeno una espressione più coraggiosa della stessa. A dir la verità questa esternazione, questo coming out, mi mette a disagio. Non è il cristianesimo che conosco io. La conversione cristiana che io conosco non è: "perdonami Padre perchè ho peccato". Questo è il figliol prodigo che torna a casa come era partito, convinto che il padre sia solo un ricco egoista, una mucca da mungere. La conversione cristiana è: convertiti e credi al Vangelo. Alla buona notizia. Credi che tutto è buono e tutto andrà bene. Ringrazia per la vita e per la morte, per la salute e per la malattia, e anche per il coronavirus. Perchè tutto è buono. Questo è il cristianesimo che conosco io. Anche la preghiera del papa in piazza San Pietro mi ha messo a disagio. Il cristianesimo che io conosco non è un uomo solo in una piazza deserta, schiacciato dalla forza del destino e del male. Non è ...