Il marmista di Massa
Chi l'ha scritta?
Ho letto molto tempo fa una storia ma non ricordo nè dove nè l'autore nè altri particolari che mi aiutino a ritrovarla. Qualcuno mi sa aiutare?
La riporto a sommi capi, come la ricordo:
Ho letto molto tempo fa una storia ma non ricordo nè dove nè l'autore nè altri particolari che mi aiutino a ritrovarla. Qualcuno mi sa aiutare?
La riporto a sommi capi, come la ricordo:
Dunque, in quel di Massa c'era un pover'uomo che faceva il marmista.
Era sposato ad una donna molto cattiva che gli rovinava la vita e lui
andava sempre in giro a testa bassa, contento di uscire di casa, triste
al ritorno.
Capita che a Massa incontra una fanciulla di cui si innamora, ma essendo un po' tonto un po' bigotto, si limita a sguardi infiammati. La fanciulla però si accorge degli sguardi e ricambia. Anche la moglie se ne accorge e fa tragedie intristendo ancor più la vita del poveraccio.
Passano i mesi e gli anni e finalmente il povero marmista muore e va in paradiso.
Qui arrivato si scusa perchè non sa nè preghiere nè orazioni e non saprebbe che fare. Però, se volessero, potrebbe lustrare i marmi, dice. Poichè in paradiso di marmi ce n'è una infinità, la proposta viene accolta con entusiasmo e il povero marmista si trova felice a lustrare i marmi del paradiso orgoglioso quando assiste alle grandi adunanze sui pavimenti tirati a specchio e le colonne luccicanti. Al colmo della gioia poi quando i santi e i patriarchi lo chiamano per nome e lo ringraziano.
Dopo un po' muore anche la moglie. La corte si raccoglie e pensa di mandarla all'inferno, ma sono incerti in quanto non è mai successo che le preghiere di qualcuno del paradiso fossero andate perdute e il povero marmista aveva pregato per la moglie.
Gli chiedono allora se ritiene che la moglie debba andare all'inferno e lui risponde: "no, no, all'inferno no. È pur stata mia moglie e la madre dei miei figli!" "La vuoi in paradiso allora?" gli chiedono. Lui rimane silenzioso mentre gli passa per la mente l'idea di passare l'eternità con la moglie e rabbrividisce. "Abbiamo capito, gli dicono: prenditi qualche tempo per riflettere, intanto la lasciamo là dov'è: in purgatorio."
Dopo un po' di tempo muore anche l'amante e la corte si riunisce e va a chiedere al marmista se la vuole in paradiso. E lui di getto: "Oh si, si, in paradiso, subito."
"E di tua moglie che ne facciamo?" Gli chiedono.
E lui, un po' mogio: "va bene, dài, in paradiso anche lei."
Si aprono quindi le porte del paradiso e le due donne entrano. Non appena però la moglie vede l'amante le si getta addosso con unghie e denti per ferirla, al che le nubi si aprono e la donna precipita all'inferno.
Mentre il marmista guarda la moglie precipitare inorridito, gli dicono: non ti crucciare, ciascuno va al luogo che ha scelto da sè!
Capita che a Massa incontra una fanciulla di cui si innamora, ma essendo un po' tonto un po' bigotto, si limita a sguardi infiammati. La fanciulla però si accorge degli sguardi e ricambia. Anche la moglie se ne accorge e fa tragedie intristendo ancor più la vita del poveraccio.
Passano i mesi e gli anni e finalmente il povero marmista muore e va in paradiso.
Qui arrivato si scusa perchè non sa nè preghiere nè orazioni e non saprebbe che fare. Però, se volessero, potrebbe lustrare i marmi, dice. Poichè in paradiso di marmi ce n'è una infinità, la proposta viene accolta con entusiasmo e il povero marmista si trova felice a lustrare i marmi del paradiso orgoglioso quando assiste alle grandi adunanze sui pavimenti tirati a specchio e le colonne luccicanti. Al colmo della gioia poi quando i santi e i patriarchi lo chiamano per nome e lo ringraziano.
Dopo un po' muore anche la moglie. La corte si raccoglie e pensa di mandarla all'inferno, ma sono incerti in quanto non è mai successo che le preghiere di qualcuno del paradiso fossero andate perdute e il povero marmista aveva pregato per la moglie.
Gli chiedono allora se ritiene che la moglie debba andare all'inferno e lui risponde: "no, no, all'inferno no. È pur stata mia moglie e la madre dei miei figli!" "La vuoi in paradiso allora?" gli chiedono. Lui rimane silenzioso mentre gli passa per la mente l'idea di passare l'eternità con la moglie e rabbrividisce. "Abbiamo capito, gli dicono: prenditi qualche tempo per riflettere, intanto la lasciamo là dov'è: in purgatorio."
Dopo un po' di tempo muore anche l'amante e la corte si riunisce e va a chiedere al marmista se la vuole in paradiso. E lui di getto: "Oh si, si, in paradiso, subito."
"E di tua moglie che ne facciamo?" Gli chiedono.
E lui, un po' mogio: "va bene, dài, in paradiso anche lei."
Si aprono quindi le porte del paradiso e le due donne entrano. Non appena però la moglie vede l'amante le si getta addosso con unghie e denti per ferirla, al che le nubi si aprono e la donna precipita all'inferno.
Mentre il marmista guarda la moglie precipitare inorridito, gli dicono: non ti crucciare, ciascuno va al luogo che ha scelto da sè!
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