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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Ipocrisia clericale

In attesa del giubileo della Misericordia e del sinodo sulla famiglia con la revisione della prassi nei confronti di separati-divorziati-risposati, l'unica definizione che mi sfiora per quel che riguarda il comportamento dei preti è: ipocriti! Qualsivoglia atteggiamento nei confronti della famiglia (ma direi in assoluto perlomeno nel nostro universo) non può prescindere da tre cose: la legge, il giudice, la sentenza. Per quel che riguarda la famiglia, la pastorale clericale dopo aver gettato alle ortiche l'insegnamento di San Paolo, San Pietro e tutti i padri apostolici (ci mancasse che qualcuno li accusasse, i preti, di essere reazionari quando ricordano alle mogli che devono obbedire ai mariti!) ha pensato di riempire il vuoto con patetici appelli al buonismo e all'amore. Sentimenti e passioni molto nobili ma pressochè irrilevanti dal punto di vista di una qualunque legislazione che debba dare regole precise ad una qualche comunità umana. In particolare quando si parl

Vuole Istruzioni

...: Capo... ...: Che c'è? ...: Quel tale chiede istruzioni. ...: Quale tale? ...: Quello, quel tale che sta divorziando. ...: Ancora lui? Ma insomma, non mi sono spiegato? ...: Si, Capo, ma lui insiste. ...: Senti, Michele non mi scocciare. Cosa c'è di difficile da capire? Arcangelo Michele: Capo, il fatto è che quello insiste. Padreterno: Insomma, l'ho detto e ripetuto. Niente, non deve fare niente. Semplice, no? Una volta gli uomini facevano cose grandiose, cattedrali, libri, grandi capolavori. Oggi fanno difficoltà anche a non fare niente. Ma che gli è successo? Arcangelo Michele: però Capo, il fatto è che ... Padreterno: il fatto? i fatti possono essere o che tu non hai capito, o che non sai spiegarti o che quello è proprio scemo! Arcangelo Michele: Capo, non per orgoglio, ma sono un Arcangelo! In tutto l'universo siamo solo in tre. Consenta. Credo di avere capito e anche di essermi spiegato. Ciononostante quel tale insiste che vuole spiegazioni. Padr

Giuseppe padre di Dio

Affermare che Giuseppe è padre di Dio suona blasfemo, eppure è tanto vero quanto l'affermazione che Maria è la madre di Dio. Non si può sostenere una di queste affermazioni senza sostenere l'altra, nè negare una senza negare l'altra. Da un punto di vista naturale e razionale, Maria differisce nel rapporto col Figlio da qualunque altra madre, tanto quanto differisce Giuseppe: il rapporto sessuale. Ciò che c'è in qualunque altra coppia, ultimamente più o meno egregiamente sostituito da pratiche artificiali, e che manca nella coppia di Nazareth. Ma accettata questa differenza, tra Maria e Giuseppe non ve ne sono altre. Maria ha fornito al figlio metà del proprio patrimonio genetico e l'ha ospitato nell'utero, così come qualunque altra donna. In nessun caso ha potuto fornire al figlio quel cromosoma Y indispensabile per farne un uomo maschio. Perchè anzitutto Maria era vera donna: se fosse stata portatrice di una qualche alterazione genetica e avesse ospitato a