Nascosto il crocefisso
Leggo che in un qualche seggio, qui in Italia, qualcheduno si sia rifiutato di votare in quanto nel seggio era esposto un crocefisso e che gli scrutatori, per garantire il diritto di lui di votare, abbiano coperto l'oggetto dello scandalo.
Non so nè voglio sapere chi sia questa aquila, ma vorrei darle un consiglio: si ricordi che il diritto di voto, qui in Italia come nel resto del mondo d'altronde, lo deve anche o forse soltanto a quel crocefisso. Senza la difesa dei diritti umani del cristianesimo, non ci sarebbe neppure l'idea del suffragio universale.
Nell'antica Grecia votavano solo alcuni, se lo ricordi, mister. E in gran parte del mondo, laddove i crocefissi non vengono esposti nelle aule scolastiche, nei tribunali e nei seggi elettorali, i diritti della gente sono molto più a rischio di quanto lo siano nei seggi nei quali si espone il crocefisso.
E agli scrutatori che l'hanno coperto, come si nasconde forse una vergogna o un'onta, suggerirei di vergognarsi piuttosto del proprio pensiero debole e confuso. Se il mister non voleva votare in quel seggio, era libero di andare a votare in qualsiasi altra parte del mondo e di gloriarsi dei diritti di cui può, là, godere!
Non ho idea di quale utopia alberghi nella testa di coloro che si autoproclamano atei, ma so per certo che nessuna società ha mostrato più da vicino l'inferno delle società atee.
Non so nè voglio sapere chi sia questa aquila, ma vorrei darle un consiglio: si ricordi che il diritto di voto, qui in Italia come nel resto del mondo d'altronde, lo deve anche o forse soltanto a quel crocefisso. Senza la difesa dei diritti umani del cristianesimo, non ci sarebbe neppure l'idea del suffragio universale.
Nell'antica Grecia votavano solo alcuni, se lo ricordi, mister. E in gran parte del mondo, laddove i crocefissi non vengono esposti nelle aule scolastiche, nei tribunali e nei seggi elettorali, i diritti della gente sono molto più a rischio di quanto lo siano nei seggi nei quali si espone il crocefisso.
E agli scrutatori che l'hanno coperto, come si nasconde forse una vergogna o un'onta, suggerirei di vergognarsi piuttosto del proprio pensiero debole e confuso. Se il mister non voleva votare in quel seggio, era libero di andare a votare in qualsiasi altra parte del mondo e di gloriarsi dei diritti di cui può, là, godere!
Non ho idea di quale utopia alberghi nella testa di coloro che si autoproclamano atei, ma so per certo che nessuna società ha mostrato più da vicino l'inferno delle società atee.
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