Lettera alla Bussola Quotidiana

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-fumo-di-satana-nella-chiesa-8142.htm

caro Direttore
se è vero che Alfano non affronta di petto il problema della deriva culturale contemporanea affermando che "non è una priorità", credo sia altrettanto vero che fare di questo problema una priorità non sia una priorità.

Intendiamoci: le chiacchiere, le leggi e i fatti cui assistiamo quotidianamente sono preoccupanti. Non serve molta energia per sfondare una porta aperta, siamo d'accordo. Faccio qualche esempio solo per dire che sono d'accordo con Mario Palmaro nell'analisi, e poi passare oltre: l'insistenza sulle famiglie "diverse" non serve ad aiutare quelle ma a togliere risorse alle famiglie "uguali"; la difesa dei diritti dei gay serve per mettere in discussione i diritti degli etero; la retorica del femminicidio serve a mettere il naso nella vita di coppia per disgregarla; le risorse per le pari opportunità servono per sottrarre ai capifamiglia ciò che loro stessi hanno prodotto per mantenere le loro famiglie; eccetera!
Però la guerra contro questa deriva è un errore di prospettiva.
La preoccupazione prima che dovremmo avere non è la gravità della malattia degli altri, ma la solidità della nostra salute.
Cioè: lo stesso tessuto ecclesiale sano non è così forte nè sano come dovrebbe essere. Perchè, se lo fosse, quelle chiacchiere ci farebbero un baffo.
La menzogna che giustifica gay, pari opportunità e famiglie "diverse", è penetrata tra noi. Perchè invece di discutere di loro e con loro, non ci preoccupiamo di riformare noi stessi?
Perchè non ripartiamo dal riflettere su cosa significa che le mogli devono rispettare i mariti? Su cosa significa abbracciare la croce anche in famiglia? Perchè non riscopriamo la bellezza di virtù come l'umiltà, la povertà, il sacrificio, l'obbedienza? Sul serio, non alla Miriano, per intenderci.
Perchè niente è perduto se le famiglie tengono.
In questa trincea devo dire, non perchè l'ho letto ma perchè l'ho vissuto, la debolezza delle famiglie è esterna alle famiglie stesse. Le famiglie non possono consistere in se stesse: per stare in piedi hanno bisogno di poggiare sulla Chiesa.
Cioè hanno bisogno, abbiamo bisogno, di sacerdoti non venduti, non femministi, non pro-gay, non giustificazionisti, di quelli che, con i modi che ritengono più opportuni, ovvio, ma quando richiesti non rifiutino un giu-dizio.
Questo non è un appello generico. Che Cristo guidi la Chiesa è una bella favola se non passa attraverso persone e fatti concreti. Ha lei, caro direttore, il nominativo di sacerdoti non collusi disposti a fare da direzione spirituale alle famiglie?
Se lo ha lo diffonda. Altrimenti arrendiamoci all'evidenza che questa è la vera priorità!
Cosimo Tomaselli
Mestre Venezia

Commenti

  1. Una buona formazione delle future famiglie è pressoché introvabile, anche se la gerarchia mostra di essere a conoscenza della problematiche attuali. A parte rare eccezioni, tocca ai laici rimboccarsi le maniche e formarsi su testi di consolidata dottrina, oggi facilmente reperibili in rete. Segnalo quelli di Don Giuseppe Tomaselli (omonimo:), di grande semplicità e beneficio.
    Vicus

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  2. Una buona formazione delle future famiglie è pressoché introvabile, anche se la gerarchia mostra di essere a conoscenza della problematiche attuali. A parte rare eccezioni, tocca ai laici rimboccarsi le maniche e formarsi su testi di consolidata dottrina, oggi anche facilmente reperibili in rete.
    Vicus

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