Spazio - Tempo

A ciascuno è dato un tempo determinato in uno spazio indeterminato. La vita è quel tempo in quello spazio e vivere è la coscienza di quel tempo e quello spazio.

Lo spazio senza tempo non è vita, è morto, non è dato.
Il tempo senza spazio è irreale, scivola nell'illusione e nel sogno.
È reale il tempo nel quale io posso afferrare il piatto che mia moglie mi porge. Il reale il tempo vissuto nello spazio.



Conoscere ogni remoto angolo dello spazio, percorrerlo da un limite all'altro oltrepassandoli in cerca di un limite oltre quelli, non aggiunge nulla al tempo dato, alla vita e neppure allo spazio imperturbabile alle nostre investigazioni.
Conoscere il tempo dato, i suoi limiti, oltrepassarli e vedere oltre, questo dà significato al tempo e allo spazio. Dà significato al tempo dato e non dato, allo spazio noto e a quello ignoto.

Il mondo è il tempo dato allo spazio infinito. Il tempo dato non può essere eterno, perchè noi non riusciamo a pensare un tempo eterno per questo spazio.
Lo spazio viceversa non può essere finito, perchè noi non riusciamo a pensare un limite allo spazio oltre il quale non ci sia altro spazio.

Il fatto che noi non riusciamo a pensare un mondo eterno nel tempo o finito nello spazio, non significa che non possa esserlo in assoluto. Se la struttura della nostra ragione e il reale fossero variabili indipendenti, ciò che noi pensiamo e ciò che è sarebbero reciprocamente ininfluenti.

Ma se io penso un triangolo e ne calcolo la somma degli angoli interni, se questa somma corrisponde alla somma misurata sperimentalmente, allora devo supporre una natura omogenea al mio pensiero e alla realtà esterna. Quindi una realtà comune a me, al mondo e agli altri io. Infatti agli altri io capita la medesima esperienza di misurare la stessa somma di angoli che hanno pensato.
Perciò devo supporre che il mondo possa essere, o perlomeno possa assomigliare, a come io non posso non pensarlo: finito nel tempo, infinito nello spazio.

Commenti

Post popolari in questo blog

La gioia di essere trovati

Della Responsabilità Medica

Sono io, il tuo ex