Tace la casa

Tace la casa
dell'eco dei tuoi tacchi
e respiro grato
di saperti lontana.

Lontano e smarrito
è l'amore che
giurammo eterno.
Povero è l'amore
che non ama
dell'amato il sogno
e non attende lieto
il vespero
sospirando ancora
rime baciate.
Disperato amore
di artigli armato,
che figli non dona
ma rapisce
e non stupisce
di due che
rimproverano colpe
altre e pesanti.

Ascolta moglie
il rimprovero dei morti
a cui manca la vita
e lascia la mesta
compagnia dei vivi
a cui manca la morte.
La vita è bella soltanto
se percorri ridendo
il tuo unico calvario:
lo so pesando
il rancore che susciti
quando cerchi di strapparmi
alla mia propria croce.
Oh amato destino!

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