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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Giornata Internazionale per la Prevenzione del Suicidio

Il 10 Settembre era la Giornata Internazionale per la Prevenzione del Suicidio. Data passata del tutto inosservata. E d'altra parte un poco paradossale. In Italia ci sono ogni anno più di 3000 suicidi, ma l'attenzione dell'opinione pubblica è tutta concentrata sul Testamento Biologico, le Dichiarazioni Anticipate di Trattamento, l'Accanimento Terapeutico vero o presunto. In alcuni paesi europei l'assistenza al suicidio è un dato acquisito. In Svizzera c'è un "turismo per il suicidio", così come in altri paesi c'è un "turismo sessuale". In effetti l'una e l'altra preoccupazione non si elidono a vicenda, ma la preoccupazione per una "morte dignitosa" cancella la preoccupazione per la rimozione delle cause di suicidio.

Cardinal Martini

Un gesuita grande conoscitore della bibbia. Una folla ai suoi funerali. Nella sua ultima intervista affermò che la Chiesa è in ritardo di 200 anni. In ritardo rispetto a chi? Su cosa? C'è una storia sacra, vera, importante, che va avanti senza la Chiesa? O tutti coloro che non seminano con Cristo disperdono? Quale delle due visioni è quella abbracciata dal grande teologo ed esegeta? In prima linea nel dialogo con in mondo. Perchè mise il mondo di fronte alla propria falsità e ingiustizia? No, perchè cerco con il mondo un accomodamento. Il cardinale era a favore delle unioni civili omosessuali. Sosteneva la necessità di promuovere l'uso del preservativo per combattere l'aids. Definiva l'aborto una "interruzione di gravidanza" e vedeva degli aspetii positivi nella sua legalizzazione. C'è sicuramente un diritto universale alla libertà di opinione. Ma la libertà di opinione è possibile solo laddove c'è chiarezza. Fare confusione, intorbidare le

7 giorni su 7

Ecco che il decreto Balduzzi riparte dalla bufala degli ambulatori di medicina generale aperti 24 ore al giorno per 7 giorni. Conferma di essere un incompetente improvvisato in un governo di pasticcioni. Confonde la medicina di base con gli ospedali e tratta ambedue nella stessa prospettiva ma con risorse insufficienti. Il medico di base è l'erede professionale del medico condotto, affonda le proprie radici nel medioevo, è un rapporto libero-professionale (per quanto alterato dalla convenzione regionale) medico-cittadino. L'ospedale come lo conosciamo noi non ha nulla a che fare con l'ospedale dell'800 e precedente, è invece una creazione del fascismo e ha la funzione di controllare e mantenere il consenso al regime. Trattare i medici di base come gli ospedalieri, trasformarli in ospedalieri, da un lato significa aumentare in modo significativo i costi. Un ambulatorio gestito dall'asl per unità di prodotto/servizio costa molto di più di un ambulatorio di un me